FOROUGH FARROKHZAD – Poesia
Saluterò di nuovo il sole, e il torrente che mi scorreva in petto, e saluterò le nuvole dei miei lunghi pensieri e la crescita dolorosa dei pioppi in giardino che con me hanno percorso le secche stagioni. Saluterò gli stormi di corvi che a sera mi portavano in offerta l’odore dei campi notturni. Saluterò mia madre, che viveva in uno specchio e aveva il volto della mia vecchiaia. E saluterò la terra, il suo desiderio ardente di ripetermi e riempire di semi verdi il suo ventre infiammato, sì, la saluterò la saluterò di nuovo. Arrivo, arrivo, arrivo, con i miei capelli, l’odore che è sotto la terra, e i miei occhi, l’esperienza densa del buio. Con gli arbusti che ho strappato ai boschi dietro il muro. Arrivo, arrivo, arrivo, e la soglia trabocca d’amore ed io ad attendere quelli che amano e la ragazza che è ancora lì, nella soglia traboccante d’amore, io la saluterò di nuovo.