Casa editrice periferica e interessata alle periferie, ma non alle logiche di mercato e di concentrazione, è la SELLERIO nata per volontà di Elvira Giorgianni e del marito Enzo Sellerio, con l’idea di dare spazio a una cultura delle idee senza rinunciare alla leggerezza, eleganza e bellezza. All’inizio esordisce con volumi dedicati alla letteratura e all’arte siciliana ma anche alla letteratura europea meno nota. Nel 1978 Leonardo Sciascia, collaboratore della casa editrice, pubblica L’affaire Moro, un libro di denuncia e soprattutto coraggioso, che porta l’attenzione del lettore sull’editoria minore e fa ottenere alla casa editrice un ampio respiro e un riconoscimento a livello nazionale. Le collane curate dalla Sellerio spaziano dalla saggistica alla narrativa, dalla fotografia all’arte, ma dedicano particolare interesse anche a biografie, memorie di viaggio, letteratura dei diritti civili. Questo ventaglio di ricchezza intellettuale consente alla casa editrice di sottrarsi alla concentrazione editoriale e di orientarsi sempre più sulla creazione di nuove collane che rispecchino la sua origine. Saranno voci come quelle di Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli, che inaugureranno il filone noir, che farà conoscere al pubblico scrittori quali la canadese Margaret Doody, che crea un nuovo detective nel filosofo Aristotele e che inaugura il genere del giallo speculativo, o Roberto Bolaño, definito dalla critica il Borges di Tarantino, che prende spunto dalle dittature sudamericane di ieri e dalla realtà di oggi della generazione sudamericana. Elvira Sellerio è stata una donna che con le radici ben piantate in Sicilia e sfidando un’editoria prettamente maschile, ha saputo conservare la propria indipendenza mantenendo rigore nelle scelte editoriali, cura artigianale del prodotto e un ciclo produttivo quasi interamente concentrato in Sicilia a dimostrazione dell’attaccamento dell’editrice e della casa editrice al Sud.
Il fermento politico che anima molte città italiane e la produzione di materiali scritti da parte dei movimenti sono invece gli elementi che hanno spinto Marcello Baraghini a dar vita a STAMPA ALTERNATIVA, casa editrice e agenzia di contro-informazione su tematiche quali sessualità, droghe, energie rinnovabili, viaggi, qualità della vita. Il suo libro di esordio Contro la famiglia. Manuale di autodifesa per minorenni susciterà indignazione in molti ambienti a partire dai comitati civici ecclesiastici che avvieranno una raccolta firme per il suo ritiro dal mercato. Le sue pubblicazioni sono di spirito anarchico e libertario e numerose sono le proposte di testi di narrativa o saggistica di autori sconosciuti, considerati eretici, marginali o emarginati che daranno vita alla famosa collana “I Millelire”.
Di stampo anarchico e libertario è la casa editrice ELÈUTHERA che non è una casa editrice “normale” quanto un progetto culturale la cui ragione d’essere è quella di fornire un contesto originale e coerente alle tante idee che si propongono di cambiare la realtà partendo da una critica radicale al potere. Elèuthera è una piccola cooperativa che rappresenta un punto di riferimento per tutti quelli che hanno condiviso questa riflessione collettiva. I temi alla base di questa riflessione spaziano dalla psichiatria, con autori come Giorgio Antonucci, Paolo Algranati, all’etnologia con scritti di Marc Augé, all’antropologia, e a tutti i temi che fanno parte della realtà tra i quali spiccano autori noti come Albert Camus, Noam Chomsky, Goffredo Fofi.
A Bologna nascono le EDIZIONI PENDRAGON che pubblica nomi illustri italiani e internazionali della letteratura, della critica, della musica, ma anche romanzi e saggi di autori esordienti. La sezione della saggistica si caratterizza soprattutto per le pubblicazioni di temi attuali riguardanti i paesi europei a forte immigrazione ma anche per la ristampa di rarità come nel caso di Officina, la rivista di Pier Paolo Pasolini, Roversi e Leonetti.
Nata dalla costola scientifica dell’Einaudi per volere di Paolo Boringhieri, a cui si unirà successivamente Giulio Bollati, la casa editrice BOLLATI BORINGHIERI approfondisce in particolare temi riguardanti studi scientifici e materie umanistiche, che rappresentano le due anime della casa editrice. La casa editrice verrà valorizzata negli anni successivi quando inizierà a diventare un riferimento per studiosi di arte, letteratura, filosofia e scienze sociali. Il suo nome è legato anche alla pubblicazione di volumi dedicati alle varie branche della psicologia, quali gli studi di Melanie Klein e Alice Miller, ma anche all’antropologia e all’etnografia dove trovano posto i libri di Ernesto De Martino e Serge Latouche. Negli ultimi anni la casa editrice ha ampliato il catalogo ospitando opere di narrativa tra le quali si distinguono i romanzi contemporanei di Hélène Grimaud e Maria Venegas.
A Firenze nasce PONTE ALLE GRAZIE che diventerà da subito catalizzatore della vita culturale fiorentina, distinguendosi per la varietà tematica che propone e che spazia dalle inchieste di politica ed economia, alla divulgazione filosofica e storica, ma anche alla letteratura e alla saggistica con un’attenzione particolare agli autori delle ultime generazioni. La narrativa si è arricchita di voci quali Margaret Atwood, Pia Pera, Sandra Newman, Hanne Ørstavik, Ann Patchett, Sarah Waters; la saggistica filosofica vanta pensatori contemporanei come Noam Chomsky.
Molto più antica è invece la storia della casa editrice GIUNTI il cui primo libro di successo pubblicato fu Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi. I libri per ragazzi continuano ancora oggi a rappresentare il tratto distintivo di questa casa editrice che con Giunti Scuola si è inserita nel processo formativo in collaborazione con enti pubblici per la diffusione della lettura nella scuola primaria e nella realizzazione di campagne educative e di sensibilizzazione. L’obiettivo di Giunti Editore, per dirla con le parole del fondatore, è quello di “[…] divulgare il sapere e la cultura attraverso libri scientificamente rigorosi e con un linguaggio che li renda facilmente accessibili e interessanti per i lettori di ogni livello culturale e sociale”. La riorganizzazione della casa editrice ha visto il potenziamento dei punti vendita, una rete di promozione autonoma e un arricchimento del titoli. Nella narrativa propone autori italiani e stranieri sia noti che esordienti mentre nella saggistica si dimostra attenta ai temi che intercettano le esigenze di mercato ma anche a quelli legati all’attualità. L’arte ricopre una fetta rilevante con pregiati volumi che propongono monografie su artisti e movimenti artistici che hanno segnato la storia dell’arte, guide museali e cataloghi di mostre. Famoso è il volume Edizione Nazionale dei Manoscritti di Leonardo da Vinci che raccoglie tutti i fac simile dei codici leonardeschi, ma anche riviste come Art Dossier e Archeologia Viva, che insieme agli altri titoli si collocano in una posizione alta nel segmento dei periodici culturali. Collana meravigliosa di questa casa editrice è “ASTREA” dedicata alle scrittrici dei paesi extraeuropei e che grazie all’illuminante direzione di Roberta Mazzanti, ha pubblicato titoli molto interessanti come Mi chiamo Rigoberta Menchú di Elisabeth Burgos, storia di una donna guatemalteca Premio Nobel per la pace nel 1992, o La terrazza proibita di Fatima Mernissi o ancora La speranza mi ha tenuta in vita di Ruth Elias, sempre partendo dal presupposto che per conoscere fenomeni complessi, quali il comportamento umano, le comunicazioni interpersonali, le interazioni tra uomo e natura, sia importante conoscere anche le relazioni tra questi elementi ed il contesto nel quale si sviluppano.
L’antica nobiltà editoriale caratterizza anche la casa editrice BALDINI & CASTOLDI, fondata da Ettore Baldini e Antenore Castoldi, che deve il suo iniziale successo a Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro e la sua rinascita a Alessandro Dalai, che acquista il marchio affidando la direzione a Oreste Del Buono. La nuova casa editrice mira a raggiungere un pubblico giovane con testi aperti alle contaminazioni, alle nuove tendenze, ai nuovi linguaggi, con particolare riguardo ai testi letterari e ricostruzioni di eventi realmente accaduti, narrativa straniera di qualità e racconti di autori italiani esordienti, saggistica di notevole spessore spesso di area no-global come i libri di Naomi Klein. Col tempo altri interessi iniziano a entrare in gioco come il cinema con il Dizionario del Cinema Mereghetti, la musica, il teatro, la divulgazione scientifica, con voci autorevoli come Margherita Hack e Rita Levi Montalcini, e le grandi narrazioni. La collana “LA TARTARUGA” riprende le pubblicazioni e richiama l’attenzione dei lettori su autrici quali Sofja Tolstoja. Nel 2017 il controllo dell’azienda passa alla casa editrice La Nave di Teseo.
Dall’esperienza fatta nella rivista Meridiana nasce la casa editrice DONZELLI il cui intento è quello di diventare un punto di riferimento in un momento in cui la realtà è popolata da diverse identità, svariati conflitti, ansia e inquietudine ma anche curiosità e esplorazione. A monte vi è l’obiettivo di essere una casa editrice a tutto campo, che dia alla ricerca la giusta collocazione, che mescoli i saperi, le tendenze e le discipline, esaltando gli effetti della conoscenza. La saggistica di stampo storico, politico, filosofico, sociologico e di critica letteraria sono i suoi campi di attività nei quali spiccano autori quali Julia Kristeva.