"La scrittura esige virtù scoraggianti, sforzi, pazienza: è un'attività solitaria in cui il pubblico esiste solo come speranza" - Simone De Beauvoir
Editoria e case editrici femminili: da Castelvecchi a Nova Delphi

Editoria e case editrici femminili: da Castelvecchi a Nova Delphi

Il periodo che si sta attraversando è caratterizzato da fermenti nuovi dovuti all’espandersi dell’informazione e alle nuove forme di comunicazione che si stanno sviluppando, ma è anche il periodo del cyberpunk e delle nuove tecnologie. In questo ambito nasce la casa editrice CASTELVECCHI che sfrutterà queste opportunità per puntare sulle nuove tendenze giovanili quali musica, internet, media. Da voce a scrittori esordienti come per esempio Isabella Santacroce e Emanuele Trevi. Nel tempo ha iniziato a curare collane di ampio respiro, che spaziano dalla saggistica tradizionale alle biografie d’autore di protagonisti della storia, della cultura, dell’arte, dal graphic novel ai fumetti d’epoca e ai racconti illustrati. Attualmente la casa editrice fa parte di Lit Edizioni, un piccolo gruppo indipendente che raggruppa altre cinque etichette ognuna della quali ha una ben specifica identità e produzione editoriale.

Nell’ambito dell’editoria indipendente spicca la casa editrice FAZI, ideata da Elido Fazi e che si concentra inizialmente sui classici e sulla narrativa straniera, soprattutto angloamericana. Negli anni successivi la casa editrice amplia il suo catalogo aprendosi alla narrativa italiana, con la collane “Le Vele”, e alla saggistica d’inchiesta sui temi di attualità con la pubblicazione di un breve scritto su Osama Bin Laden, a pochi giorni dall’attentato alle Torri Gemelle, cui seguirà, poco tempo dopo, la pubblicazione di un saggio di Gore Vidal dal titolo La fine della libertà. È una casa editrice ad ampio spettro che nel tempo ha saputo cogliere le aspettative dei lettori mantenendo la sua identità editoriale che trova la sua espressione nella collana “Le Strade”, attorno alla quale la case editrice è cresciuta. Sin dall’inizio è la collana ammiraglia, la più importante ma anche la più rappresentativa che accoglie autori internazionali quali Winton, Tobin, Vidal, Strout, ma anche italiani come Abate, Cancogni, Tuena. In questa collana hanno trovato casa anche autrici come Hilary Mantel, Elizabeth Howard, Rebecca West, Carmen Korn, Brigitte Riebe, Tove Ditlevsen. Inoltre, “Le strade” è anche la collana in cui vengono pubblicati autrici di varie nazionalità, molto giovani come l’esordiente Desy Johnson, Sheng Keyi, Lily King, Vigdis Hjorth, Namwali Serpell, Cara Wall, Patricia Engel. La casa editrice perde la sua indipendenza quando il Gruppo Editoriale Mauri Spagnol ne acquista il 35%, quota che però viene riacquistata dall’editore Fazi riportando la casa editrice ad essere nuovamente una casa indipendente.

Sempre nell’ambito dell’editoria indipendente, due persone con la passione della scrittura, Marco Cassini e Daniele De Gennaro, danno vita a un laboratorio di scrittura dal quale prende vita una rivista che iniziano a spedire via fax ai propri lettori. I primi libri pubblicati dalla casa editrice MINIMUM FAX faranno da apripista alle prime due collane: “Filigrana”, che ospita saggi sulla teoria della scrittura e “Macchine da scrivere”, che raccoglie interviste ad autori contemporanei che hanno segnato il modo di fare letteratura, alle quali si aggiungerà poco dopo la collana “Sotterranei”, incentrata prevalentemente sulla letteratura americana, in particolare quella non ancora tradotta in Italia, come la raccolta di poesie di Lawrence Ferlinghetti, o autori della generazione precedente quali Bukowski, Vonnegut, Carver. Pubblicare opere che hanno uno sguardo lungimirante e originale sul mondo e che riescano a durare nel tempo per la curiosità suscitata nei lettori e per gli stimoli trasmessi, diventa l’obiettivo della casa editrice che un po’ per volta allargherà i suoi orizzonti verso il cinema, con una collana che parla di cinema attraverso gli occhi dei cineasti, e la musica con autobiografie, raccolte di poesia, antologie di interviste. Negli ultimi anni l’attenzione si è concentrata anche su opere di giornalismo, reportage, autobiografie e saggi che raccontano l’attualità con occhi di denuncia, in maniera autorevole e capace di spingere il lettore a riflettere in maniera critica sulle tematiche proposte e che vengono raccolte nella collana “Indi”.

Sempre nel circuito indipendente, FANDANGO LIBRI nasce come appendice della casa di produzione e distribuzione cinematografica e televisiva Fandango, fondata da Domenico Procacci, e comprende anche i marchi Becco Giallo e Playground. Fandango però è anche un progetto che include un’etichetta musicale, Radio Fandango, una Web Radio, con programmi in diretta che spaziano dal varietà all’informazione, agli eventi culturali e un archivio con i Podcast disponibili, e una Web Tv con un vasto archivio di trailer, documentari, cortometraggi, videoclip musicali, interviste ad autori e reading. La casa editrice nasce e cresce in questo ambiente culturale così stimolante e variegato e si avvale sin da subito della presenza di scrittori quali Baricco, Lucarelli, Celestini, De Luca, Veronesi, Cristina Comencini e Fernanda Pivano che contribuiscono con le loro pubblicazioni a riempire gli spazi lasciati vuoti dalle grandi case editrici che troppo spesso escludono temi ed autori interessanti ma fuori dalle logiche di mercato. Il pubblico al quale si rivolge è un pubblico di lettori pronti a esplorare nuovi orizzonti letterari lasciandosi attrarre dal fascino della creatività e dall’informazione alternativa e libera piuttosto che da grandi firme. La narrativa proposta dalla casa editrice non appartiene a un genere specifico e spazia dal comico al drammatico senza però perdere di vista la contemporaneità e dando spazio a voci come quella di Mariella Mehr, Eleanor Catton, Lydia Cacho. La saggistica comprende invece biografie, approfondimenti di politica, società e naturalmente cinema.

Dall’area della sinistra antagonista nasce invece la casa editrice DERIVEAPPRODI che si occupa di ricerca e pubblicazione editoriale su temi quali gli strumenti di controllo sociale e repressione, le sperimentazioni di forme di convivenza alternative, le nuove ecologie, la globalizzazione, la storia dei movimenti sociali e politici degli anni ’70, le forme di subalternità lavorativa, le nuove tecnologie. Tutti argomenti che interessano una vasta fetta di pubblico ma che come sempre le grandi casi editrici non hanno spazio per trattare. Specializzata in un settore di nicchia, pubblica gli scritti di vari protagonisti coinvolti a vario titolo nel movimento del ’77, quali Toni Negri, Franco Berardi, Franco Piperno. La sua attenzione è rivolta anche a scrittori esordienti nell’ambito della narrativa ma anche della saggistica come è accaduto con Emidio Clementi e Claudio Nori. La genialità di questa casa editrice è quella di concedere la libertà di utilizzare liberamente i suoi materiali pubblicando una serie di volumi che riportano una licenza libera Creative Commons, in pratica quello che oggi è noto come “copyleft”.

Chi ha fatto invece della letteratura di genere il suo cavallo di battaglia è la casa editrice indipendente FANUCCI il cui editore, Sergio Fanucci, ha sempre sostenuto che questo genere di letteratura deve avere pari dignità della letteratura d’autore, quindi bisogna eliminare pregiudizi e limiti dando spazio alla pubblicazione di opere distopiche della fantascienza classica, ma anche ad altri generi, quali il noir, l’horror, il fantastico, che ormai hanno contaminato la scena editoriale ma non solo. Con questo spirito Fanucci inizia a pubblicare autori classici, quali H. P. Lovencraft e Isaac Asimov, ma anche autori esordienti come Octavia Butler e Doris Lessing, anche se il successo vero e proprio arriva quando la casa editrice riesce ad acquisire l’esclusiva di tutti i romanzi di Philip K. Dick al quale nel 2000 verrà anche dedicata una Collezione affidata a Carlo Paggetti. Fanucci però ampia il panorama delle pubblicazioni inserendo nel suo catalogo anche scrittori italiani, soprattutto opere per ragazzi, quali quelle di Beatrice Masini, Valentina F., Lorena Spampinato. La Fanucci è una delle poche case editrici indipendenti coraggiosa e innovativa che grazie a un’attenta politica editoriale e a un buon lavoro di promozione ha aperto due librerie in un periodo in cui le librerie indipendenti sono tutte sotto assedio.

Tra gli autori indipendenti milanesi si distingue la casa editrice MARCOS y MARCOS fondata da Marco Franza (che verrà sostituito da Claudia Tarolo) e Marco Zapparoli, che in assoluta autonomia, creavano, assemblavano e spedivano in tutto il mondo, edizioni numerate di autori quali Novalis, Mario Luzi, Leonardo Da Vinci, stampate su carta fatta a mano e che spesso venivano accompagnate da stampe d’artista o riproduzioni di manoscritti originali. In seguito questi libricini sono diventati una collana che ha sempre mantenuto il suo gusto per i classici, che ha anche accolto e fatto conoscere autori come John Fante e Boris Vian, ma anche le giovanissime Jhumpa Lahiri, che con il suo libro d’esordio L’interprete dei malanni, ha anche vinto il Premio Pulitzer per la narrativa, e Ella Frances Sanders, o ancora Miriam Toews rivelazione della narrativa anglofona. Leggendo dal sito della casa editrice la loro storia, mi sono lasciata affascinare dal racconto che i protagonisti ne fanno e per questo ne voglio conservare qui un piccolo frammento: “I libri sono il vero tesoro da scoprire, una ricchezza immensa, sterminata, e dobbiamo tutti seminarla nei nuovi lettori di domani. […] I nostri titoli continuano ad arrivare da tutto il mondo: dai romanzi dai sapori etnici e speziati che ricordano l’Africa, a una voce femminile strepitosa che viene dal Canton Ticino, alle storie d’amore sporche e delicate “made in Casola”, fino alle avventure di bandidos e narcotrafficanti alla scoperta della teoria dei Quanti, le proposte Marcos trovano sempre il modo di incontrare i gusti di ogni lettore.

Al passo con i tempi è anche la casa editrice multimediale CHIARELETTERE che ha fatto della libera informazione e l’indipendenza politica i suoi cavalli di battaglia. Pubblica prevalentemente libri che parlano dell’attualità fatta di ecomafie, abusivismo edilizio, morti sul lavoro, malasanità, criminalità organizzata, personaggi scomodi; ma anche di chiesa e religione, giustizia ed economia senza tralasciare mai la politica. Dedica ampio spazio ad argomenti spesso ritenuti scomodi perché hanno reso noti misteri e insabbiature del nostro paese quali il caso Moro, l’assassinio di Pasolini, l’omicidio di Rostagno, la morte di Pantani. Gli autori sono personaggi competenti nel loro ambito e coerenti con le loro idee, spesso giornalisti, magistrati, docenti, reporter che sono riusciti a trovare nella casa editrice una certa apertura di pensiero. Rimane però ferma la pubblicazione dei testi di Simone Weil, Hannah Arendt, Leon Trotsky, Antonio Gramsci, don Milani e altri che con il loro operato hanno lasciato il segno. Recentemente la casa editrice ha deciso di aprirsi alla narrativa pubblicando romanzi che prendono spunto da temi d’attualità e che spesso si fanno contaminare da altre forme d’arte. In tutti questi anni Chiarelettere ha continuato a mantenere la sua autonomia diventando una delle più importanti case editrici a fare controinformazione di qualità descrivendo la realtà attraverso inchieste, reportage e testimonianze che mirano a una società civile libera dalla manipolazione mediatica.

Contro la cultura massiva promossa dalle grandi aziende, la casa editrice NOVA DELPHI LIBRI, fondata da Germano Panettieri, a cui si affiancherà Francesca Casafina, porta avanti le sue idee rivendicando l’autonomia come scelta editoriale, proponendo libri fatti per pensare e per capire e che, soprattutto, siano in grado di strutturare resistenze verso l’omologazione culturale. I libri intesi come veicoli privilegiati di conoscenza ma anche di scambi interculturali, di creazione di coscienze critiche ma anche capaci di mettere in risalto la voglia di libertà e di giustizia insita nell’essere umano. Non a caso il primo libro pubblicato è Il banchiere anarchico di Fernando Pessoa e ben presto il catalogo si arricchisce di autori quali Grazia Deledda, Kate Chopin, Nadia Angelucci, Elena Poniatowska. L’obiettivo è proporre, attraverso le sue collane, i classici della letteratura mondiale ma anche quelli del pensiero critico, autori del nostro tempo capaci di stimolare riflessioni affiancati da volumi che sono incentrati sull’America Latina la cui gente ha viva nel cuore e nella memoria l’idea di lotta intesa come riscatto sociale e forma di difesa dei diritti della persona. In questi ultimi anni gli orizzonti della casa editrice si sono ulteriormente ampliati fino ad arrivare alla pubblicazione di testi scientifici e volumi dedicati all’università ma anche ad una collana, “Le coccinelle”, dedicata all’infanzia e che propone volumi ideati e scritti dalle psicopedagogiste Elisabetta Rossini ed Elena Urso che con le loro fiabe cercano di fornire ai piccoli lettori strumenti pedagogici che li possano aiutare a capire e riconoscere le proprie emozioni.