"La scrittura esige virtù scoraggianti, sforzi, pazienza: è un'attività solitaria in cui il pubblico esiste solo come speranza" - Simone De Beauvoir
L’editoria delle donne: da Estro a Sartoria Utopia

L’editoria delle donne: da Estro a Sartoria Utopia

Sempre negli anni in cui il dibattito femminista è nel pieno della sua attività, a Firenze, due attiviste lesbiche femministe, Liana Borghi e Rosanna Fiocchetto, fondano la casa editrice ESTRO attiva fino al 1993, con l’intento di portare in Italia il pensiero femminista anglosassone che si differenzia perchè attento alle etnie e alle differenze e caratterizzato da una forte presenza lesbica. Iniziano la loro attività editoriale traducendo autrici come Nicole Brossard, Teresa de Laurentis e Donna Haraway, divenendo spesso loro stesse autrici, curatrici e traduttrici delle opere che pubblicano.

Sempre fondata e gestita da donne, tra le quali spiccano Valeria Ajovalasit e Beatrice Agnello, è la casa editrice LA LUNA che nasce a Palermo e che si trova impegnata sia sul fronte dei problemi della società meridionale, sia sulla ricerca delle donne, e quindi della narrativa femminile, con una forte carica di denuncia sociale. Questo intreccio di realtà viene reso al pubblico attraverso libri che documentano il mondo difficile del Meridione e degli altri Sud del mondo e che spesso hanno dato spazio a voci di donne che raccontano la loro visione e le complesse realtà che quotidianamente vivono e osservano. Spesso le donne guardano in direzioni dove altri non lo fanno, come raccontato nei libri che approfondiscono il tema della mafia, in particolare il libro di esordio della casa editrice La mafia in casa mia, racconto fatto dalla madre di Peppino Impastato ucciso dalla mafia nel 1987, oppure Sette gocce di sangue di Salad S. Hassan sul tema dell’infibulazione, o ancora il primo trattato di ginecologia Sulle malattie delle donne di Trotula de Ruggiero senza dimenticare Al di là del pudore di Soumaya Naamane Guessous nel quale duecento donne marocchine parlano dei loro vissuti personali e di sessualità rivelando ferite inferte da una società che ancora si accanisce sul loro corpo.

Di tutt’altro genere è la casa editrice EIDOS che nasce nello stesso anno per volontà di Vittoria Surian con la prerogativa di dedicare particolare attenzione al lavoro di artiste italiane contemporanee. Nella “Collezione Artemisia” vengono pubblicati volumi d’arte ad esse dedicati. Nel 2006 nasce l’Associazione Culturale Eidos che pubblica con i libri, le opere delle artiste alle Biennali di Venezia e all’Expo 2015. L’anno successivo l’Associazione decide di aprirsi al pubblico creando il Laboratorio Eidos, luogo di elaborazione di idee, incontri, consultazioni di opere, ricerca dello specifico femminile.

Per promuovere la diffusione della letteratura nord-europea in Italia, Emilia Lodigiani fonda la casa editrice IPERBOREA. La scelta dei libri che pubblica spaziano dai classici, agli inediti, alle voci di spicco della narrativa contemporanea. La sua attività si concentra prevalentemente sulla traduzione di opere provenienti dall’area scandinava per poi allargare gli orizzonti e spaziare fino a raggiungere Islanda, Paesi Bassi, Belgio, Repubbliche baltiche e Canada. Da questa esperienza editoriale nasce The Passenger, un libro-magazine che raccoglie inchieste, reportage letterari e saggi narrativi che raccontano la vita di un luogo, dei suoi abitanti, della sua cultura, dei problemi che uniti insieme formano la fotografia di quel paese. Ad arricchire il contenuto provvedono rubriche, raccolte fotografiche, consigli di lettura, di ascolto o di visione che rappresentano la città scelta. Questo percorso continua con il progetto “Cose Spiegate Bene” in collaborazione con Il Post che dedica ogni titolo all’approfondimento di un argomento corredato da articoli, originali illustrazioni, storie e racconti d’autore.

Impegnata nel far conoscere ai lettori italiani le grandi letterature ancora poco frequentate, curandone in modo particolare le traduzioni, è la casa editrice VOLAND fondata dalla slavista Daniela Di Sora che dopo una lunga carriera da ricercatrice e vari anni trascorsi tra Russia e Bulgaria ad insegnare, decide di aprire una casa editrice per pubblicare letteratura slava che ben presto si aprirà anche ad autori russi, bulgari, romeni, polacchi, ma anche francesi, portoghesi e tedeschi. La linea editoriale è quella di proporre libri benfatti, curati, con ottime traduzioni, di letterature ricchissime ma poco considerate. L’obiettivo è quello di raggiungere lettori curiosi e consapevoli, che non si accontentano ma vogliono scoprire cose nuove e nuovi mondi. Propone pochi titoli l’anno alternando nuove traduzioni di classici ormai quasi introvabili, come la versione integrale del romanzo Nel primo cerchio di Aleksandr Solženicyn, a titoli di autori giovani. La passione per la narrativa di qualità ha reso possibile la pubblicazione di autori che sono diventati l’emblema della casa editrice come è accaduto con Amélie Nothomb i cui titoli sono inclusi nella collana “Le Amazzoni” dedicata a una scrittura femminile un po guerriera che cerca di arrivare al cuore e alla mente del lettore. La narrativa russa ha un posto centrale nel catalogo dove possiamo trovare tra gli altri Lezioni di calligrafia di Mikhail Shishkin, considerato uno dei maggiori autori russi contemporanei. Questo percorso di qualità intrapreso dalla casa editrice, si è nel tempo ampliato fino a comprendere autori di altri paesi come Carol Shield che con il romanzo Diari di pietra ha vinto il Premio Pulitzer nel 1995 ed è considerata una delle più significative autrici canadesi, oppure Dulce Maria Cardoso, autrice portoghese che con Le mie condoglianze ha vinto il Premio dell’Unione Europea. Ma anche la tedesca Brigitte Reimann il cui libro Franziska Linkerhand è stato tradotto in quasi tutte le lingue europee. A conferma della sensibilità della casa editrice, nel 2003 arriva il Premio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali “per aver svolto attraverso la pubblicazione di traduzioni di elevato profilo un importante ruolo di mediazione culturale”.

Dalla mente di due donne che nelle case editrici hanno sempre vissuto, Ginevra Bompiani e Roberta Einaudi, nasce la casa editrice indipendente NOTTETEMPO. L’impossibilità di avere spazio in un mondo prettamente maschile e la decisione di creare uno spazio, in cui poter esprimere tutto ciò che si è, trasmettere il modo in cui si guarda alla cultura e alla letteratura, vanno di pari passo. La voglia di offrire testi leggeri e leggibili in cui il contenuto testuale e la veste grafica del libro rivestono la stessa importanza, sono state le scelte che le due editrici hanno fatto, unitamente a quelle di proporre saggistica d’attualità, opere di narrativa e poesia di qualità. La scelta dei testi spazia da Stevenson a Larkin, dai romanzi di Maria Pace Ottieri ai racconti di Fabrizia Ramondino; tutti romanzi che si possono divorare o leggere con estrema calma, a piacere. Nonostante i grandi gruppi editoriali continuino a dettare le logiche di mercato e spesso anche i consumi, Nottetempo ha intrapreso una strada contraria popolata dalla piccola editoria di qualità che con le sue pubblicazioni continua a inventare, creare e scoprire, a conferma del fatto che il mestiere di editore, oggi più che in altri anni, lo fa il piccolo editore che tra ansie e soddisfazioni, riesce a sopravvivere, in un mondo dove le grandi case stanno monopolizzando il mercato editoriale, restando piccolo e mantenendo la sua autonomia politica e culturale.

Dall’accurato lavoro di ricerca fatto per creare un marchio di narrativa, all’interno della Halley Informatica, Francesca Chiappa, chiuso il progetto, rileva il marchio e da vita alla casa editrice indipendente HACCA EDIZIONI. Il progetto editoriale è fatto di ricerca di nuove voci, di esordienti, di scrittori che hanno cose da raccontare con un linguaggio innovativo e a volte sperimentale, ma anche di recupero di testi della narrativa del Novecento, capaci ancora di offrire visioni stimolando l’immaginazione del lettore. L’apporto femminile nel catalogo di questa casa è evidente: due collane, una dedicata alla narrativa contemporanea, nella quale trovano spazio titoli come quelli di Chicca Gagliardo, Maura Chiulli, Elisabetta Pierini; l’altra dedicata al recupero del ‘900 che ha ripubblicato, tra gli altri, testi di Gianna Manzini. Questa piccola casa editrice, con onestà e coerenza, sta conquistando lettori che, non molto interessati alle proposte editoriali del momento, si sono allontanati dalle librerie. Offendo libri di qualità e cercando di trasmettere ai lettori la consapevolezza del lavoro che si è fatto sul libro, della sua traduzione accurata, della cura editoriale, cerca di fare nuove scoperte e di proporre nuovi percorsi editoriali.

Pubblicare libri autoprodotti, rilegati a mano, di poesia e narrativa illustrata, è stato l’esordio della casa editrice ERIS EDIZIONI, che si contraddistingue da subito per il grande impegno nel concedere spazio a testi alternativi che affrontano argomenti non propriamente convenzionali. Sempre più la piccola editoria rappresenta una sfida e come tale richiede di essere in grado di misurare le proprie forze e i propri limiti; capire quale posizione di mercato può essere occupata nella salvaguardia di un lavoro etico. Pubblica storie come quelle del G8 di Genova, Avevamo ragione noi di Domenico Mungo, e altre che mettono in discussione e criticano l’etica del lavoro moderno come in Fate fuori il vostro capo: licenziatevi! di Vivian Abenshushan. Questa casa editrice è riuscita però a ritagliarsi anche una fetta di mercato nel campo dei fumetti, mercato più ristretto, caratterizzato da ampio spazio di manovra e dove è più facile acquisire visibilità. Ha scoperto autori esordienti come Adam Tempesta o Lorenzo Mò, e ha fatto conoscere in Italia autori cult internazionali quali Michael De Forge o Jesse Jacobs. Da qualche anno, ha dato vita a una nuova collana, BookBlock, all’interno della quale si possono trovare pubblicazioni che affrontano temi complessi e difficili, in maniera accessibile, con un linguaggio che rispetta la complessità degli argomenti ma non banalizza mai i concetti. Qui hanno trovato casa titoli quali Post Porno di Valentine Aka Fluida Wolf oppure Sostanze Psicoattive a cura del Progetto Neutravel. Come ribadito sul loro sito: «Eris in nessun modo, con nessuna sua opera vuole favorire o favorirà il razzismo o atteggiamenti xenofobi, Eris è antisessista, contro ogni discriminazione di genere, antifascista e contro qualsiasi regime totalitario che privi l’uomo dei suoi diritti fondamentali

Assolutamente unica è la casa editrice indipendente SARTORIA UTOPIA, nata dalle menti di Manuela Dago e Francesca Genti, amiche ma anche poetesse e artiste, che hanno deciso di affidare a libri fatti su misura i loro testi. Ogni libro è pensato e realizzato nella forma, cucito a mano e coloratissimo; il che rende ogni volume unico a partire dalla copertina realizzata ispirandosi al contenuto e colorandola in maniera da catturare l’attenzione del lettore e generare emozioni. Dal coinvolgimento di altri autori, nasce la collana “Cumulonembi” che accoglie raccolte di poeti quali Azzurra D’Agostino e Francesca Matteoni. Qualche anno più tardi esordisce un’altra collana, “Samurai”, che si contraddistingue per volumi caratterizzati da copertine serigrafate a mano e cucitura giapponese e che apre con Bastarde senza gloria, una raccolta di poesie scritte da nove tra le voci più penetranti della poesia contemporanea femminile italiana che sono Alessandra Racca, Alessandra Carnaroli, Gemma Gaetani, Valentina Diana, Anna Lombardi-Bocconi, Silvia Salvagnini, Chiara Daino e le due stesse poetesse-editrici Francesca Genti e Manuela Dago le quali pensano che: «[…] il libro non sia una merce qualunque, non solo un oggetto, ma un dispositivo capace di accrescere la bellezza, accompagnare le persone nella loro vita e, in alcuni casi, cambiare il mondo. Il libro per noi non è solo un contenuto del testo, ma racconta cose con tutta la sua materialità fatta di pagine, copertine, colla, colori.»