"La scrittura esige virtù scoraggianti, sforzi, pazienza: è un'attività solitaria in cui il pubblico esiste solo come speranza" - Simone De Beauvoir
L’editoria delle donne: da Vanda Edizioni ad Asterisco

L’editoria delle donne: da Vanda Edizioni ad Asterisco

Sempre dall’incontro di tre donne, a Milano nasce la casa editrice femminista e indipendente VANDA EDIZIONI. Le tre professioniste sono l’editor Angela Di Luciano, l’agente letteraria Vicki Satlow e la giornalista e scrittrice Silvia Brena. Al gruppo si aggiungeranno negli anni altre tre socie sostenitrici e cioè la scrittrice Chiara Giunta, la filosofa del femminismo Genevieve Vaughan e l’operatrice e formatrice antiviolenza Ilaria Baldini. Nata con il desiderio di essere una casa editrice autonoma, in gradi di mantenersi economicamente e, soprattutto, lontana dai meccanismi dettati da un sistema capitalistico e patriarcale di cui la nostra società è intrisa. Il loro catalogo spazia dai temi del femminismo radicale a quelli degli attuali femminismi affrontando argomenti quali l’ecofemminismo o il rapporto tra femminismo ed economia. L’obiettivo è quello di ricompattare la mappa del sapere femminista e proporre una chiave di lettura di quello che è stato il femminismo e delle sue tematiche, in grado di raggiungere anche le nuove generazioni. Questo obiettivo credo sia stato raggiunto attraverso le pubblicazioni di saggistica, che riallacciano le fila di temi quali la politica delle donne, la violenza sulle donne, la maternità, il matriarcato, il corpo, nella quale spiccano voci quali Christine Delphy, Genevieve Vaughan, Miki Agrawal, Alessandra Bocchetti. Nel catalogo trovano spazio anche autobiografie, poesia e narrativa femminile e femminista che possiamo ritrovare negli scritti di Monique Witting, Pina Mandolfo, Danielle Sassoon, Margaret Cavendish. Credo che case editrici del genere siano fondamentali perché attraverso il loro lavoro, i loro titoli, sono capaci di creare una specie di rete di relazioni capaci di contribuire alla divulgazione del pensiero femminista tentando concretamente di creare una società più giusta e migliore.

Coniugare la passione per i libri, la lettura, il diritto, l’illustrazione e la teoria femminista, è ciò che ha spinto Monica Martinelli a fondare la casa editrice SETTENOVE, che ben presto diventa punto di riferimento per il suo impegno nella prevenzione della discriminazione e della violenza di genere, anche attraverso la pubblicazione di libri per ragazzi. Il catalogo è diviso in collane: libri per l’infanzia per rilanciare il modello dell’educazione paritaria e del reciproco rispetto tra i generi; una raccolta di documenti frutto di convegni, seminari e incontri fatti sui temi legati alla violenza e alla discriminazione di genere sia a livello nazionale che internazionale; percorsi educativi e approfondimenti sull’educazione al genere, rivolti al personale scolastico ma anche agli stessi alunni; una raccolta di saggi per riflettere sulla discriminazione e sulla violenza di genere; una raccolta di libri di romanzi, racconti e romanzi a fumetti indicati per l’infanzia e l’adolescenza; percorsi di lettura della storia, realizzati con la direzione scientifica della Società Italiana della Storiche, che propongono racconti nuovi della storia, capaci di intersecare le storie di donne e uomini, valorizzando relazioni e differenze al fine di contribuire a una cultura inclusiva. Tra gli autori proposti troviamo Francesca Same, Nadia Muscialini, Stefania Prondi, Giorgia Vezzali. La cosa interessante di questa casa editrice è che il suo progetto parte dai libri per l’infanzia, attraversa la formazione per il personale scolastico e dei centri antiviolenza, per arrivare a titoli che ognuno di noi può avere nella sua libreria ma che possono essere anche da stimolo per un primo approccio alla teoria femminista.

Realtà editoriale triestina, nata anche questa dall’iniziativa di un gruppo di donne, appassionate di libri e lettura, membre della Società Italiana delle Letterate, è la casa editrice VITA ACTIVA. Trieste è una città di confine, caratterizzata da una significativa produzione letteraria che secondo le fondatrici va implementata e arricchita con quelle voci femminili del passato e di autrici contemporanee di talento, che con la loro scrittura hanno lasciato e lasciano un segno. È da qui che parte il loro progetto editoriale: attraverso attente ricerche d’archivio e di materiale bibliotecario, recuperano opere di donne autorevoli, prevalentemente dell’Ottocento e del Novecento, che in qualità di autrici, traduttrici, sono state tralasciate dalla letteratura ufficiale. Questo progetto si configura per conto di un collettivo femminile, che in sé racchiude poetesse, scrittrici, lettrici, bibliotecarie, insegnati, editrici e traduttrici, che ha come proposito quello di valorizzare e diffondere la produzione culturale delle donne che spesso affronta argomenti insoliti sui quali molti dovrebbero riflettere. Il loro catalogo è diviso in collane che spaziano dalla narrativa ai testi di saggistica, dai libri per l’infanzia alle scritture sperimentali ai brevi testi poetici. In questo spazio trova posto anche la produzione storica e letteraria slovena, serba e istriana, con pubblicazioni quali la raccolta di lettere della poetessa e viaggiatrice femminista Jelena Dimitrijević, Lettere da Salonicco. Le strade seguite dalla casa editrice percorrono comunque due filoni: da un lato la riscoperta di autrici del passato che non hanno mai avuto la possibilità di essere pubblicate o che non sono più in circolazione con un riguardo particolare alla produzione locale, e dall’altro, la ricerca di argomenti e proposte ancora poco esplorate e approfondite. La cosa interessante è che, oltre a pubblicare autrici quali Angéle Paoli, Laura Ricci, Gabriella Musetti, Ana Cecilia Prenz Kopušar, Elizabeth Barret Browning, nel catalogo è presente una collana “Gemme” che promuove l’edizione di testi di giovani autrici che nelle loro tesi di dottorato o specialistiche, hanno affrontato tematiche di genere. Piccola nota colorata e personale, di questa casa editrice, oltre a una serie di testi che ho trovato illuminanti, ho letto La storia del sogno del piccolo Paulu che ha cambiato il mondo con le note di Paolo Fresu, che consiglio a tutte quelle mamme che vogliono condividere con i propri figli una storia davvero musicale.

La constatazione che grandi donne hanno lasciato segni indelebili e impronte da seguire nei loro paesi, e che invece, in Italia, tante personalità femminili, dai pensieri originali e altrettanto significative, non riescono ad avere il meritato riconoscimento e la dovuta conoscenza, è stata la spinta propulsiva della casa editrice SOMARA!. Nata dalla volontà di Emiliana Nardin, Paola Mora, Rossella Marzocchi, Roberta Franchi, Micaela Gavioli, Somara! cerca di riportare alla luce e far conoscere le vite, le narrazioni e le opere di donne, scrittrici, intellettuali, artiste che la storia ha messo in un dimenticatoio, a volte negando le loro esistenze e altre volte cancellando ogni loro traccia. Figure femminili del passato che si sono dimostrate rivoluzionarie e hanno puntato alla propria libertà intellettuale e sessuale, spesso contrastando la morale comune e i precetti della propria epoca. Il catalogo si apre con L’anno ambiguo del materno di Alessandra Bocchetti, che raccoglie pensieri e riflessioni, fatte dall’autrice durante un seminario tenuto al Centro Culturale Virginia Woolf di Roma, attivo fino al 1996. Attraverso le penne di Gertrud Kolmar, Etty Hillesum e Irène Nèmirovsky, arrivano a noi le testimonianze delle barbarie che le autrici hanno vissuto nel campo di concentramento di Auschwitz, ma anche della loro invincibile volontà di vivere e del loro ottimismo, contenute nel volume Sai che tornerò. Dall’unione della passione erotica con quella della scrittura diaristica, nasce Nessuna mi ha mai detto di no, opera di Anne Lister che apertamente sfida i dettami sociali del suo tempo con i suoi modi, il suo abbigliamento, il rifiuto del matrimonio e una serie alquanto alta di avventure amorose con altre donne. Donne della Rive Gauche è la prima traduzione italiana del testo della studiosa americana Shari Benstock, che racconta le vite delle donne che abitarono la riva sinistra della Senna e tra le quali troviamo Gertrude Stein, Dijuna Barnes, Mina Loy, Anaïs Nin. Le donne protagoniste del catalogo Somara! sono donne che, ognuna con la propria specificità, scrivono romanzi, racconti, articoli e che ambiscono a scrivere, vivere, amare e stare al mondo secondo il loro proprio modo di essere.

Sempre con il proposito di riscoprire, recuperare e riproporre autrici dimenticate o obliate, nasce la casa editrice RINA EDIZIONI, progetto editoriale femminista e indipendente voluto da Michela Dentamaro. La ricerca fatta alla scoperta/riscoperta di volumi “persi”, ha reso visibili profili e biografie di donne avverse a ogni forma di conformismo, di autorità, indipendenti e contraddittorie che hanno cercato di opporsi al punto di vista dominante per dare vita a un proprio genere. Il catalogo comprende opere nazionali e internazionali edite, inedite o fuori catalogo, di narrativa e poesia scritte solo da penne femminili, che hanno dato vita a due collane: “Libertarie” che ospita testi di letteratura italiana scritti da donne ribelli, indipendenti il cui stile ha una forte connotazione di genere come per esempio Virgilia D’Andrea o Matilde Serao; “Água Viva” che raccoglie scritti di autrici straniere del passato ma anche contemporanee, quali Sylvie Richterová o María Angélica Bosco. Rina è una casa editrice che parla ad un ampio pubblico di lettori e che si differenziano sia per età che per gusti letterari. Chiudo questa breve e non esaustiva descrizione di questa casa editrice, con una citazione presa dal loro sito che recita: «[…] Dal passato possono riaffiorare opere in grado di meravigliarci. Da luoghi remoti del mondo possono arrivare forme e pensieri capaci di farci ripensare la storia della letteratura per come la conosciamo. Se il canone e il gusto sono una nave, le possibilità che ci offrono le letterature sconosciute sono l’abisso marino. Per questo, come nella tradizione di questa casa editrice, abbiamo scelto di esplorare i fondali più impenetrabili. Ai nostri lettori e alle nostre lettrici chiederemo di immergersi di nuovo con noi e di seguirci tra i bagliori delle meduse

Sempre con il proposito di riscoprire, recuperare e riproporre autrici dimenticate o obliate, nasce la casa editrice RINA EDIZIONI, progetto editoriale femminista e indipendente voluto da Michela Dentamaro. La ricerca fatta alla scoperta/riscoperta di volumi “persi”, ha reso visibili profili e biografie di donne avverse a ogni forma di conformismo, di autorità, indipendenti e contraddittorie che hanno cercato di opporsi al punto di vista dominante per dare vita a un proprio genere. Il catalogo comprende opere nazionali e internazionali edite, inedite o fuori catalogo, di narrativa e poesia scritte solo da penne femminili, che hanno dato vita a due collane: “Libertarie” che ospita testi di letteratura italiana scritti da donne ribelli, indipendenti il cui stile ha una forte connotazione di genere come per esempio Virgilia D’Andrea o Matilde Serao; “Água Viva” che raccoglie scritti di autrici straniere del passato ma anche contemporanee, quali Sylvie Richterová o María Angélica Bosco. Rina è una casa editrice che parla ad un ampio pubblico di lettori e che si differenziano sia per età che per gusti letterari. Chiudo questa breve e non esaustiva descrizione di questa casa editrice, con una citazione presa dal loro sito che recita: «[…] Dal passato possono riaffiorare opere in grado di meravigliarci. Da luoghi remoti del mondo possono arrivare forme e pensieri capaci di farci ripensare la storia della letteratura per come la conosciamo. Se il canone e il gusto sono una nave, le possibilità che ci offrono le letterature sconosciute sono l’abisso marino. Per questo, come nella tradizione di questa casa editrice, abbiamo scelto di esplorare i fondali più impenetrabili. Ai nostri lettori e alle nostre lettrici chiederemo di immergersi di nuovo con noi e di seguirci tra i bagliori delle meduse

Per cercare di guardare le cose da un punto diverso, Ilaria Leccardi, giornalista, autrice di libri di sport con un taglio sociale e attivista del collettivo internazionale Non Una Di Meno, fonda ad Alessandria la casa editrice CAPOVOLTE, per dare vita a un progetto editoriale che riesca a intrecciare prospettive culturali e pratiche femministe, aprendo nuovi spazi di narrazione. Casa dichiaratamente femminista, con idea quella di provare a creare uno spazio all’interno del quale accogliere i racconti delle donne, in tutte le loro sfaccettature e dinamiche sia politiche che sociali e con l’intento di fare rete, ossia provare ad agire sui territori con alleanze, collaborazioni e forme di solidarietà diverse. La casa editrice si rivolge a un pubblico trasversale e si occupa di specifiche tematiche in maniera diretta, chiara e semplice, cercando di intrecciare gli ambiti di riferimento. Ritroviamo così tematiche forti del femminismo passato e presente, ma anche una narrazione della pratica sportiva fatta a partire da una prospettiva femminista e di genere. Queste linee di pensiero vengono messe in atto sotto forma di collane, ognuna delle quali è pensata per essere snella, maneggevole ed economica, al fine di rendere il femminismo saggistico e teorico più accessibile a tutti. Il catalogo si apre con “Dinamica”, collana che raccoglie volumi dedicati allo sport al femminile con l’obiettivo di portare la propria visione femminista nell’ambito sportivo e lo sport nei contesti femministi dando voce alle protagoniste, come nei libri di Giorgia Bernardini o Manuela Mellini; “Intersezioni” che ospita volumi dedicati al pensiero femminista e transfemminista, come per esempio le opere di Djamila Ribeiro o Verónica Gago, che si prefigge di dare spazio alle autrici femministe di tutto il mondo; “La Po Ra” racconta vite di donne, come fa l’autrice Rahma Nur, viste sempre da un punto di vista commerciale o estetico ma mai percepiti come corpi politici; “Ribelli” è la collana socio-politica nata dalla necessità di raccontare storie di donne che con il loro agire sono state in grado di sfidare la società patriarcale diventando protagoniste. Storie come quelle di Marielle Franco, donna, lesbica, femminista, consigliera comunale a Rio de Janero, esponente del Partito Socialismo e Libertà Brasiliano (PSOL), fortemente e attivamente impegnata nella difesa dei diritti umani e in particolare di quelli delle persone LGBT, assassinata per le sue idee nel 2018, raccontate nel libro di Agnese Gazzera; o come quelle narrate da Claudia Karol o quelle di Nina Lakhani. Insomma, incidere sulla società attraverso i libri, potrebbe proprio essere il motto di questa casa editrice.

Progetto editoriale che nasce anch’esso dall’idea di dare, attraverso i libri, una forma diversa all’attivismo e alla militanza femminista, transfemminista e LGBTIQ, è quello della casa editrice ASTERISCO, il cui intento è quello di sopperire alle mancanze editoriali sulle tematiche LGBTIQ, in tutte le sue molteplici sfumature, attraverso la voce di coloro che prendendo parte ai movimenti, propongono letture che partono dalla propria soggettività e che esprimono le loro rivendicazioni ma anche i loro sogni. Il collettivo editoriale è formato da Mauro Muscio, Marta Cotta Ramosino, Laura Fontanella, Marta Palvarini, Marta Capesciotti e Antonia Caruso, personalità singole, ognuna con la sua specificità, che insieme arricchiscono l’intento di questa casa che attraverso proposte esterne, ricerca accurata di testi ormai fuori catalogo o che in Italia non sono ancora stati tradotti, si rivolge ad un pubblico intersezionale, di età varia, più o meno politicizzato, tentando di catturare l’attenzione di coloro che non sono di chiaro stampo transfemminista, cercando di veicolare il messaggio per cui è necessario rileggere in chiave di genere e queer, il contesto sociale nel quale ci troviamo, anche attraverso l’uso di un linguaggio più inclusivo e meno discriminatorio. La proposta editoriale passa attraverso collane ognuna delle quali affronta tematiche specifiche: “Eresia”, contiene testi ormai fuori catalogo oppure introvabili, che hanno lasciato il loro segno nella storia del movimento e della letteratura femminista e LGBTIQ, in omaggio a coloro che con le loro idee e le parole si sono schierate da una parte precisa della storia femminile; “Illustrissime”, collana dedicata ai fumetti e tutto ciò che concerne la grafica e l’illustrazione, che attraverso le figure, la storia e le identità di coloro che rivendicano la propria esistenza e che trasportate su carta prendono spazio, colore e diventano finalmente visibili, come accade nei volumi di Clara Gargano o Noah Schiatti; “Incidenti”, propone testi e articoli di saggistica contemporanea, come fanno i libri curati da Marta Palvarini o Antonia Caruso, per offrire nuovi spunti di riflessione e un nuovo modo di leggere la realtà; “Allògene”, ospita biografie e monografie di donne o collettivi che attraverso le loro autonarrazioni, come quelle di Álex Ander o Loris Usai, possono contribuire ad abbattere quelle barriere di genere di cui la nostra società è ancora intrisa.